Tracce settimanali, esempi di svolgimento delle tracce assegnate, articoli di dottrina, sentenze
1. I principi generali (forse)
Le date non sono state ancora pubblicate ma, come ogni anno, sono trapelate con largo anticipo: a settembre 2024 ci saranno (pare) gli scritti del concorso in magistratura appena bandito.
La nuova normativa sul concorso introdotta dal D.Lgs. 44/2024 prevede che “la prova scritta ha la prevalente funzione di verificare la capacità di inquadramento teorico-sistematico dei candidati, alla luce dei principi generali dell’ordinamento, e consiste nello svolgimento di tre elaborati scritti, rispettivamente vertenti sul diritto civile, sul diritto penale e sul diritto amministrativo, anche alla luce dei principi costituzionali e dell’Unione europea” (art. 1, co. 3, D.Lgs. 160/2006).
La novità si applicherà ai concorsi banditi dal 2026 (art. 8, co. 2, D.Lgs. 44/2024), ma è ragionevole ritenere che già da questo concorso i principi si affacceranno, più o meno esplicitamente, all’interno delle tracce.
2. Come affrontare il concorso?
Accade spesso che i candidati, a causa della durata delle correzioni, tentino il concorso successivo senza conoscere l’esito di quello precedente.
Uno studio di qualche tempo fa ha svelato che il 60% dei vincitori del primo concorso non aveva superato il secondo.
Le prove scritte, quindi, sono inaffidabili e governate dal caso. Perciò serve leggerezza, perché il fattore C è grande e l’esito non dipende (soltanto) da voi.
Però, ciò che sicuramente dipende dai candidati è la scrittura: scrivere bene è diventato cosa rara. La correzione dei temi, ormai, è un’autopsia della grammatica e della sintassi (ma non dovrebbero essere i requisiti minimi per partecipare?) e le commissioni si accontentano di chi sa esprimersi in un decente italiano, anche se i contenuti sono (spesso) modesti, traballanti, essenziali. O sbagliati (“il danno morale è un aspetto del danno biologico”, era scritto in un tema che ha preso, mi pare, 14).
3. Le tracce
Sull’esito del concorso incide anche l’impostazione delle tracce.
I concorsi degli ultimi anni hanno abbandonato le questioni ricavate da pronunce recenti della Cassazione, che costringevano i candidati a inseguire l’ultima sentenza.
Vengono privilegiate questioni giuridiche più istituzionali, anche se a volte la scelta degli argomenti è sorprendente (la confessione falsa, per dire).
La capacità logica ha sostituito, almeno in parte, l’attitudine a mandare a memoria i passaggi di una singola sentenza.
Questa tendenza è stata consacrata dal recentissimo D.Lgs. 44/2024, che ha aperto le porte (dal 2026, ma verosimilmente anche prima) ai principi generali costituzionali e sovranazionali nelle tracce del concorso.
4. Il Corso
Scrivere bene, quindi, è la prima cosa (per Antonello Venditti era un’altra, ma lasciamo stare…).
Per consentirvi di migliorare la scrittura, di studiare argomenti fondamentali e di fare il punto sui principi generali, il Corso prevede:
- l’assegnazione di una traccia a settimana per ogni materia. Potrete svolgerne una o tutte e tre;
- la correzione analitica della traccia e un esempio di svolgimento della traccia;
- una selezione di articoli di dottrina e di sentenze significative.
Ed eviteremo come la peste quella messinscena stigmatizza da una giovane magistrata in un recente intervento sul concorso: “Le scuole private sono responsabili dell’idea che, per superare il concorso, sia necessario “azzeccare la soluzione”. Dopo che ciascuna delle tracce è resa nota, ogni anno, i corsi la ripropongono immantinente a fini pubblicitari: ciascuno annuncia in pompa magna d’essere stato l’unico a trattare e sviscerare quella traccia e che, in sintesi, anche uno sciocco avrebbe potuto divenire magistrato se avesse solo partecipato al corso in questione”.
Il costo totale del corso è di 630 euro (IVA compresa).
Inizio corso 6 maggio.
Per maggiori informazioni sull’articolazione del corso scrivi a maxdipirro@gmail.com.